La serva padrona
intermezzo buffo in due atti
musica di Giovanni Battista Pergolesi
libretto di Gennarantonio Federico
(prima rappresentazione, Napoli, Teatro San Bartolomeo, 5 settembre 1733)
Uberto, basso Paolo Leonardi
Serpina, soprano Elena Salvatori
Vespone (servo di Uberto personaggio muto) Sveva Pia Laterza
direttore Federico Ferri
regia, scene e costumi Roberto Magnani
luci Roberto Magnani e Marco Rabiti
regia video Alessandro Tedde (Produzione Antropotopia)
assistente alla regia Rosa Pitino
assistente luci Giacomo Malaguti
trucco e parrucco Sofia Olivetti
sovratitoli Ester Venturi
assistente al palcoscenico Luca Galeati
coordinamento video animazioni Beatrice Pucci
realizzazione materiale video di animazione a cura di
Elizaveta Sineva, Aziz Sydygaliev, Misho Stojanovski, Eva Petkovska, Francesca Fantoni, Rita Amadori
Ensemble strumentale del Conservatorio “Giuseppe Verdi” di Ravenna
maestro al cembalo Mirko Maltoni
violini primi Alessandro Tampieri, Nicholas Scherzoso, Pierfrancesco Venturi, Giulia Aurora Forlani, Serena Bosi
violini secondi Jacopo Nucci, Federica De Divitiis, Vittorio Bagnara, Ilaria Gazzoli, Nika Zubac
viole Luciano Bertoni, Eleonora Zerbini, Ginevra Ravagli
violoncelli Paolo Ballanti, Leo Maiolani, Hao Long Chen
contrabbassi Luca Bandini, Anna Tedaldi
maestri collaboratori Domenico Bevilacqua, Ludovico Falqui Massida
Ordine del programma
da una idea di Mauro Montalbetti
Preludio
musica di Gabriel De Pace
prima esecuzione assoluta
La serva padrona I atto
Intermezzo Il lazzo monitore
musica di Damiano Ferretti
testo di Pierfrancesco Venturi
mezzosoprano Sveva Pia Laterza
prima esecuzione assoluta
La serva padrona II atto
produzione Teatro Alighieri di Ravenna, Conservatorio “Giuseppe Verdi” di Ravenna in collaborazione con Ravenna Teatro e Accademia di Belle Arti di Ravenna
in coproduzione con Teatro Galli di Rimini
Pensata come intermezzo per il dramma per musica Il prigionier superbo di Giovanni Battista Pergolesi (Napoli 1733), La serva padrona riscosse fin da subito maggior successo del dramma serio al quale si accompagnava e continua a mantenere alta la sua popolarità.Tre personaggi in tutto muovono la vicenda: un attempato scapolo borghese, una servetta da lui stesso cresciuta, un servitore muto e solo all’apparenza stolto. Una situazione che resta attuale come trecento anni fa, per l’intreccio tra condizione economica, seduzione erotica e convenzioni sociali, dove la serva in conclusione la fa da padrona.
Roberto Magnani immagina una Serva padrona interamente calata nell’oggi e a misura d’adolescente. Ci troviamo nella camera da letto di uno streamer: il letto sfatto, il computer sempre acceso, come nell’immaginario tipico dei video di YouTube che trasmettono musica hip hop LoFi. L’azione si svolge mentre è in corso una diretta live sul canale Twitch del ricco content creator Uberto. Serpina è la sua ‘serva’/donna delle pulizie/governante, o forse è solo una ragazza che vive nella sua casa, appassionata di cosplaying e che adora vestirsi da cameriera sexy. Una reinvenzione, poi, nella quale Vespone è una donna, che, a rafforzare il gioco del travestimento già presente ne La serva padrona e lo scambio dei sessi tipico dell’opera del tempo e dei ruoli en travesti, prende la parola in un intermezzo dell’intermezzo, del tutto originale. A osservare e commentare l’intimità delle loro azioni, le centinaia di utenti abbonati che abitano la chat del canale di Uberto e che, insieme agli spettatori, spiano il piccolo, buffo mondo di queste tre figure.
A scuola in teatro – 14 novembre, ore 10 matinée riservata a Medie e Superiori
Info scuola@ravennafestival.org | tel. 333 200 97 11
Prevendite spettacolo serale da lunedì 9 ottobre ore 10 – Biglietteria Teatro Alighieri – tel. 0544 249244 – www.teatroalighieri.org
La serva padrona
hour 20:30