Lascia pur che il mondo giri
A 400 anni dalla morte di Shakespeare
scene di William Shakespeare
con musiche e canzoni originali della sua compagnia
drammaturgia, traduzione e regia
Lorenzo Arruga
recitazione e canto degli attori
Benedetta Borciani, Beniamino Borciani,
Martino Dondi, Giulia Eugeni, Stefania Medri
strumentazione Azio Corghi
con integrazioni di Michele Fedrigotti
ensemble Milano Classica & Trio Il furibondo
virginalista e direttore Michele Fedrigotti
scene e costumi Lucia Giorgio
prima rappresentazione assoluta
Una storia semplice, senza premesse o didascalie: una compagnia di giovani attori scopre, e svela al pubblico, cosa può essere Shakespeare se ai suoi celeberrimi testi si affiancano quelle canzoni che lo stesso autore voleva e prevedeva per il suo teatro. La recitazione si intreccia al canto e lo stupore avvolge la scena. Perché, a ben guardare, non esiste teatro senza musica. E il grande Bardo non fa eccezione, che siano canzoni appositamente pensate e composte per i suoi drammi o altre che, secondo gli usi dell’epoca, la sua compagnia ha in repertorio. È a queste poche regole che Lorenzo Arruga si è attenuto nel ridare vita alle canzoni del teatro shakespeariano – a partire da quella che apre lo spettacolo e gli dà il titolo, “Lascia pur che il mondo giri” – rielaborate da Corghi nello stile seicentesco inglese, ma così vicine al nostro sentire.
A scuola in teatro – 13, 14 dicembre (riservata a Scuole Medie, Superiori e Università)
Lascia pur che il mondo giri
hour 20:30