La musica senza barriere riapre (virtualmente) il Teatro – parte 1
Una pillola di musica per aiutarci ad affrontare un momento difficile, fatto anche di solitudine e di un profondo bisogno di bellezza: è questo il dono dei musicisti dell’Orchestra Giovanile “Luigi Cherubini”, che per oltre un mese hanno condiviso ogni giorno – attraverso video girati nelle proprie case e pubblicati sulle piattaforme social e sul sito del Teatro Alighieri di Ravenna – la musica di autori quali Bach, Mozart, Vivaldi, Brahms.
Nel 2019 l’iniziativa La musica senza barriere, un regalo della Cherubini a Ravenna Festival in occasione della XXX edizione e alla Città che è residenza estiva dell’orchestra, aveva portato la musica a coloro che normalmente non possono assistere ai concerti, con appuntamenti in 15 luoghi della città e della provincia destinati al volontariato, alla cura e al recupero delle persone. Ora che l’emergenza legata all’epidemia da Coronavirus ha temporaneamente chiuso le porte di tutti i teatri e degli altri luoghi di spettacolo, i giovani della Cherubini hanno rinnovato il proprio impegno e sono tornati in prima linea, facendosi ambasciatori di cultura – e quindi anche di speranza – per un Paese intero che non intende smettere di fare e ascoltare musica.
I musicisti della Cherubini sono tutti sotto i 30 anni, provengono da ogni regione d’Italia e nel corso del loro triennio in orchestra, superate le rigorose selezioni, hanno l’opportunità di lavorare non solo con Riccardo Muti, che ha creato l’orchestra nel 2004, ma con direttori e solisti di calibro mondiale, all’interno di prestigiose rassegne e nuove produzioni. La musica come scelta etica, e non solo estetica, è uno dei principi su cui si fonda il loro lavoro in orchestra e lo spirito che è diventato forza motrice di un progetto rivolto a chi non può varcare la soglia di un teatro o di un auditorium; una condizione che al momento ci accomuna tutti e che, attraverso questa nuova fase dell’iniziativa La musica senza barriere, è diventata un momento di condivisione piuttosto che di separazione.
martedì 17 marzo: la coppia in musica Valentina Benfenati e Adriano Piccioni eseguono il largo da L’inverno di Antonio Vivaldi
mercoledì 18 marzo: Chiari Picchi al flauto per Chaconne: Caprice n. 30 di Sigfrid Karg-Elert
giovedì 19 marzo: Giacomo Vacatello al contrabbasso con un arrangiamento della Nona di Beethoven
venerdì 20 marzo: Alessandra Pavoni Belli per la cadenza del primo movimento del Concerto per violino di Brahms
sabato 21 marzo: Simone di Tullio in The Way of the Warrior di J. Willmarth Bushido
domenica 22 marzo: Matteo Bodini al violoncello in El cant dels ocells di Pau Casals
lunedì 23 marzo: Daniele Fanfoni con la Ciaccona dalla Partita n. 2 di Johan Sebastian Bach
martedì 24 marzo: Elisa Mori con Henri Vieuxtemps, Capriccio per viola sola op. 55
mercoledì 25 marzo: Denise Fagiani con la “Sonata appassionata” di Siegfried Karg-Elert
giovedì 26 marzo: Federica Castiglione per il secondo movimento del Concerto in sol maggiore di Mozart.
venerdì 27 marzo: Elisa Catto con l’Allemanda dalla II Partita di J. S. Bach
sabato 28 marzo: Paolo Reda per il secondo minuetto dalla Prima Suite di J. S. Bach
domenica 29 marzo: Antonella De Franco per il Concerto in si bemolle maggiore op. 4 n. 6 I e III movimento di Händel
lunedì 30 marzo: Salvatore Veraldi, Nicola Terenzi, Cosimo Iacoviello, Alessandro Rocco Iezzi in Song for Health di S. Verhelst
martedì 31 marzo: Francesco Ferrati in Allemanda dalla II Partita di J. S. Bach