Ravenna Festival 2022: “Tra la carne e il cielo”
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A cent’anni dalla nascita di Pier Paolo Pasolini, la XXXIII edizione di Ravenna Festival viaggia “Tra la carne e il cielo” a partire dal brano di Azio Corghi per il concerto inaugurale con Daniel Harding e la Mahler Chamber Orchestra. Dall’1 giugno al 21 luglio, l’espressione con cui Pasolini descrisse il folgorante incontro con le Sonate per violino di Bach disegna un fil rouge non solo musicale che coinvolge artisti come Giuseppe Gibboni, Accademia Bizantina, Elio Germano. La polarità fra umano e divino espressa dal titolo offre inoltre l’occasione di esplorare i molti volti del sacro – con le rappresentazioni su S. Francesco e S. Agostino per la Basilica di S. Vitale, The Canticles di Britten con Ian Bostridge, la Messa Arcaica di Battiato… Se Riccardo Muti guida la sua Orchestra Cherubini lungo Le vie dell’Amicizia e nel concerto finale, tra gli ospiti anche Gidon Kremer, Christoph Eschenbach, Jordi Savall, i 100Cellos di Giovanni Sollima ed Enrico Melozzi, PFM, Diana Krall, La Rappresentante di Lista e – per la sezione danza – il Béjart Ballet Lausanne, la Hofesh Shechter II e una serata omaggio a Micha van Hoecke. Non mancano gli appuntamenti “fuori porta” a Cervia-Milano Marittima, al Pavaglione di Lugo e a Palazzo S. Giacomo di Russi. Per una celebrazione dell’amor profano, dal 31 ottobre al 6 novembre la Trilogia d’Autunno propone invece i capolavori di Mozart e Da Ponte nelle produzioni in arrivo dai palazzi reali di Drottningholm e Versailles.
Il programma estivo al Teatro Alighieri si inaugura con Uccelli (3 giugno), riscrittura del capolavoro di Aristofane a firma di Marco Martinelli e con il contributo di settanta adolescenti del territorio campano per la coproduzione con il Parco Archeologico di Pompei. Segue una prima in omaggio a Pasolini: Eugenio Sideri è alla regia di Calēre (10 giugno), nuova produzione che nelle calēre, i sentieri di campagna, trova una metafora dello smarrimento delle nuove generazioni alle prese con un mondo dove, per dirla con Pasolini, “sviluppo non significa sempre progresso”.
Inferno – Terra del fuoco (14 giugno) è invece la più recente creazione di Monica Casadei, fondatrice e anima della Compagnia Artemis Danza, che traghetta il pubblico attraverso nove quadri di danza primordiale dove il bestiale si contrappone al divino grazie al connubio tra musiche di Piazzola e Verdi e terzine dantesche.
Nell’ambito dell’ampio programma dedicato all’amore di Pasolini per Bach il concerto di David Fray (15 giugno), che eseguirà le Variazioni Goldberg, mentre i 100 Cellos capitanati da Giovanni Sollima ed Enrico Melozzi invadono anche il Teatro Alighieri con il Concerto fiume (16 giugno).
A Teatro si incontrano le sezioni d’archi dell’Orchestra Giovanile Luigi Cherubini e della Budapest Festival Orchestra sotto la direzione di Janos Pilz (27 giugno), per un programma cameristico che si compone del Concerto per violino e oboe BWV 1060, la Serenata per archi in do maggiore op. 48 di Čajkovskij e il Notturno in do maggiore op. 88 P. 108 di Johann Michael Haydn. Da John Cage a Franco Battiato (1 luglio), la presentazione alla Sala Corelli dei libri fotografici di Roberto Masotti sarà l’occasione di ricordare il fotografo, recentemente scomparso.
Nei trent’anni di Fanny & Alexander, l’Alighieri ne ospita la prima di Addio fantasmi (12 luglio), drammaturgia di Chiara Lagani, basata sul romanzo omonimo di Nadia Terranova (Einaudi, finalista Premio Strega 2019), è incentrata sul tema dell’assenza e l’ossessione della perdita.
Non manca nemmeno la danza all’appello: Canto per un poeta innamorato (20 luglio) è l’omaggio a Micha van Hoecke, a meno di un anno dalla scomparsa del coreografo belga, artista di riferimento del Festival dal 1990; lo spettacolo è curato da Miki Matsuse, inseparabile collaboratrice e compagna di vita.
Il percorso dantesco sarà coronato da Trilogia d’Autunno (31 ottobre – 6 novembre), quest’anno dedicata ai capolavori di Mozart e Da Ponte: Le nozze di Figaro, Don Giovanni e Così fan tutte, dirette rispettivamente da Giovanni Conti, Erina Yashima e Vladimir Ovodok sul podio dell’Orchestra Cherubini. Il progetto vede il Festival intrecciare le forze – le compagini “di casa” intitolate a Luigi Cherubini e i giovani direttori che sono stati allievi dell’Accademia di Riccardo Muti – a uno dei teatri più antichi d’Europa, l’Opéra Royal de Versailles. È infatti quest’ultima che firma, con lo svedese Drottningholms Slottsteater, le tre produzioni in arrivo a Ravenna quest’autunno, per la regia di Ivan Alexandre.
INFO E BIGLIETTERIA
Il servizio di prevendita comporta la maggiorazione del 10% sul prezzo del biglietto (maggiorazione che non sarà applicata ai biglietti acquistati al botteghino nel giorno di spettacolo).
Ridotto: over 65, gruppi (min 15 persone) e convenzioni.
I giovani al Festival under 18 € 5 | under 30 sconto 50% sui biglietti con tariffa intera superiore a € 20
Per i concerti di Ludovico Einaudi e La Rappresentante di Lista non sono previste riduzioni.
Carnet Open (min. 4 spettacoli) -15% sul prezzo dei biglietti
Programma estivo: prevendite da lunedì 28 marzo
- Biglietteria Teatro Alighieri tel. +39 0544 249244
- www.teatroalighieri.org e www.ravennafestival.org
- La Cassa di Ravenna Spa
- IAT Ravenna Piazza San Francesco 7, tel. +39 0544 482838
- IAT Ravenna Teodorico via delle Industrie 14, tel. +39 0544 451539
- IAT Cervia via Evangelisti 4, tel. +39 0544 974400
- IAT Milano Marittima piazzale Napoli 30, tel. +39 0544 993435
- Circuito Vivaticket
Trilogia d’Autunno
Fino al 18 giugno prevendita esclusiva ad agenzie e tour operator.
Dal 4 luglio prevendita carnet riservata a titolari carnet Ravenna Festival 2022.
Dal 19 settembre prevendita nuovi carnet e singoli biglietti.